di Carmelo La Rocca – Presidente Futuro Mare
Nell’ultimo millennio l’indotto del turismo subacqueo in Italia ha subito una crescita esponenziale, soprattutto quello legato al mondo della disabilità.
E’ scientificamente provato che la subacquea ricreativa apporta all’organismo umano benefici non indifferenti, ma ancor più sono i benefici che, da questa attività, ne traggono persone con disabilità.
Conquista dell’autostima, miglioramento dell’integrazione sociale, percezione sensoriale rappresentano i primi benefici di una disciplina che via via si appresta a conquistare nuove frontiere nel mondo dello sport.
Benefici che, oltre al benessere fisico, rappresenta un importante strumento di benessere economico e sociale che si sposa perfettamente con l'obiettivo primario che, comunque, rimane la salvaguardia e tutela dell’ambiente.
In tale contesto si rivela fondamentale il ruolo di alcune didattiche internazionali come HSA e PADI che, attraverso la revisione di protocolli didattici e modelli organizzativi hanno abbattuto di barriere, anni addietro ritenute insormontabili.
Gli stessi istruttori, scevri da pregiudizi, hanno scoperto un mondo di cui conoscevano poco e niente, circostanza questa che gli ha consentito di arricchire sia il bagaglio di conoscenze sia di affinare tecniche compatibili con quasi tutte le categorie di disabilita'.
Il sud Italia sembra rivestire un ruolo importante nella promozione della subacquea con disabilità, tant’è che Tour operator e organizzazioni di volontariato di settore, sensibili alla questione, si sono fatte avanti con iniziative che hanno avuto risonanza internazionale.
Realizzazione di percorsi tattili, organizzazione di itinerari nel blu e promozione del sesto continente, tutti temi che di recente sono stati oggetto di interesse di importanti testate giornalistiche ed emittenti televisive.
Per ultimo l’ODV “Futuro Mare” di Catania (http://www.futuromare.it) con l'intervento di Tour operator Seable (Seable | Holidays for Blind and Visually Impaired | Group & Tailored Holidays) ha apportato una nuova luce sul tema, una luce più diffusa, ammaliante e certamente di migliore percezione.
In tale contesto entra in scena la Sicilia e, segnatamente, Catania, che con gli istruttori di “Futuro Mare” ed una barca accessibile – la Ligeia- consente alle persone disabili di scoprire il mondo sommerso come non era stato possibile farlo prima.
L'idea di creare un accademia di formazione in una terra dalle condizioni climatiche uniche rimane il punto cardine della Futuro Mare e Seable.