Il calamaro vampiro (Vampyroteuthis infernalis), è un cefalopode che vive negli oceani temperati e tropicali ad una profondità che varia tra i 500 e 1000 metri; non supera i 30 cm di lunghezza ed i suoi tentacoli sono dotati di particolari ventose apposte sulla parte terminale e unite tramite una speciale membrana.
L'animale presenta un colore rosso scuro che in base alla profondità varia al nero e occhi globulari piuttosto grandi con un diametro di circa 2,5 cm; le uniche due pinne dorsali di cui è dotato rappresentano l'unico mezzo di propulsione del calamaro vampiro.
Il lento metabolismo e l’apparato branchiale iperesteso consente al calamaro vampiro di sopravvivere in ambienti critici ed estremi, vale a dire che la sua struttura fisica gli consente di adattarsi perfettamente a profondità elevate dove l'ossigeno disciolto è talmente esiguo da non riuscire a sostenere il metabolismo aerobico della maggior parte degli esseri viventi.
Il Cefalopode è interamente ricoperto di fotofori, organi luminosi deputati all’emissione di bioluminescenze (lampi di luce blu) e di cui il calamaro vampiro ha il pieno controllo; infatti è in grado di modularne sia la durata sia l’intensità che il più delle volte durano anche diversi minuti.
La strategia serve al calamaro vampiro solo al fine di potersi difendere nel tentativo di spaventare i suoi predatori. Quando è costretto a fuggire - a differenza degli altri cefalopodi che spruzzano una nube di inchiostro di colore scuro - il calamaro vampiro emette una sostanza bluastra e appiccicosa che gli consente una copertura per la fuga di circa 10 minuti.
La muscolatura del calamaro vampiro. è molto debole, tuttavia specifici organi di bilanciamento simili a quello dell’orecchio interno dell’uomo, gli conferiscono l’agilità e l’assetto di cui il cefalopode ha bisogno e che utilizza per catturare le sue prede.