L’olfatto degli squali è sviluppato a tal punto da meritare il soprannome di “naso subacqueo”.
Grazie alla loro sensibilità “chimica”, sono in grado di percepire l’odore di una preda morta o ferita a parecchi chilometri di distanza e, addirittura, di distinguere l’ormone della paura prodotto da un pesce spaventato.
L’apparato olfattivo dello squalo è molto semplice: due narici collegate tra loro da un canale a forma di “U” rivestite di epitelio neurosensoriale.
Nuotando, l’acqua viene incanalata nelle narici in un flusso continuo: per individuare la fonte di un odore, allo squalo basta orientare il nuoto nella direzione indicata dalla narice più sollecitata, ho dritto davanti a sé se le due narici lo sono ugualmente.
Questa facoltà gli permette anche di riconoscere un partner sessuale o rivale ad occhi chiusi.
“Se fosse cosi facile anche per l’uomo…”