Se c'è un pesce di mare che praticamente tutti gli italiani conoscono e apprezzano a tavola è "lei" sua maestà la spigola. Che chi non è un addetto ai lavori viene chiamata "branzino" e con tale nome servita in ristoranti di ogni categoria e sulle tavole di milioni di famiglie italiane. In realtà. il termine "branzino”secondo alcuni distinguerebbe gli esempiari allevati da quelli pescati, che rimarrebbero con il nome di spigola. Al di la dei discorsi accademici, pero. per noi questo predatore di grande potenza. spesso famelico ma non accecato dall' ingordigia. come spesso e invece il pesce serra. E' la "regina" delle onde sottocosta. cosi come dei porti e degli estuari e di altre poste ancora. Preda assai ambita e sempre celebrata da grandi sorrisi e foto ricordo.
UNA BELLA CATTURA
L'ampia diffusione della spigola proprio nelle aree a tiro delle nostre esche a la discreta stanzialítá la rendono già particolarmente interessante rispetto alla maggior parte delle altre Specie di predatori marini. meno famose e da raggiungere da terra. Se aggiungiamo che è potente e imprevedibile quanto basta per sorprenderci quando meno ce lo aspettiamo. Ecco spiegato perché sia senz'altro una preda più ambita e popolare tra chi pesca in mare dalla riva. Un altro fattore che contribuisce al fascino della spigola è puramente estetico: è indiscutibilmente bella. Ha corpo allungato e idrodinamico molto armonioso dalla testa alla coda. con due pinne dorsali irte di raggi spinosi (da cui deriva il nome comune )
AGGUATI FULMINEI
ll sistema di caccia della spigoìa la porta a nascondersi tra gli ostacoli dei fondale o della riva. soprattutto scogli e sassi. per sorprendere le sue prede: le aspetta fino alI'uitimo secondo prima di attaccarle con un guizzo fulrnineo che, se diretto alla nostra esca artificiale con la
tecnica dello spinning, ci farà percepire in canna una botta decisa che si trasformerà in una potente difesa con violenti sciacquii, spruzzi sulla superficie e spettacolari lampi dovuti alle squarne argentee delle regina. Un predatore come questo, che caccia soprattutto mediante
agguato si incontra su qualsiasi tipo di fondale ricco di riascoridigli, comprese le praterie di posidonia (che molti chiamano "alga" ma e in realtà una pianta marina vera e propria) e i relitti. Con il brutto tempo e il mare mosso. per esempio appena dopo il classico temporale estivo, Ia possiamo trovare facilmente anche sui fondali sabbiosi. vicino al bagnasciuga. oppure lungo basse scogliere, dove sfrutta la schiuma per nascondersi e approfitta del ritorno deIl'onda impetuosa per tendere agguato alle prede che, in queste condizioni, si avvcinano a riva attirate dal movimento
di cibo smosso da onde e correnti. E ricordiamoci che la spigola è molto attiva anche di notte, tanto che molti appassionati della canna da riva con esche naturali e del surfcasting la cercano principalmente proprio quando cala il buio... vera dominatrice della notte!
LE TECNICHE MIGLIORI PER FARLA ABBOCCARE
Cè chi prova a ingannare la regina pescando con la bolognese, in particolare nei porti dove spesso incrocia affamata in cerca di preda. Altri la tentano a beach legering dalla spiaggia. ln entrambi i casi, però, il successo è meno probabile rispetto alle chance offerte dal surfcasting e ancora di più dalla winning. Ma se la prima tecnica. il surf. esige attrezzatura specifica e piuttosto costosa. oltre a perizie di lancio non appannaggio di tutti nonche mare in scaduta (vale a dire dopo la burrasca), la seconda è assai rneno difficile. più economica. meno impegnativa e praticabile un po' ovunque. E dulcis in fundo più catturante per la spigola, andiamo però un poco sul pesante come attrezzatura perche se la regina e di taglia, come si spera non si lascia certo portare a riva senza lottare duramente, almeno in fase iniziale. Dunque. bisogna reggere bene il primo impatto: canne non Sotto i 2,40 metri. ad azione rapida e di materiale robusto. con calcio lungo. Filo in bobina ideale delle 0.30-0.35. -