AMP Capo Milazzo

Un caldo sabato di luglio, il sole splende alto nel cielo, mentre una nube corroborante di cenere dell'Etna avvolge la città di Catania e d'intorni. In questa atmosfera, quattro amici, evocando la famosa canzone di Gino Paoli "Quattro amici al bar", si preparano per una delle immersioni più belle e interessanti della Sicilia.

La giornata è splendida e calma, e l'eccitazione è palpabile tra noi quattro amici. La nostra destinazione è a un'ora e mezza di distanza dalla città, e dobbiamo alzarci prestissimo per arrivare puntuali al diving alle otto del mattino. Nessuno di noi è scoraggiato dalla sveglia all'alba; al contrario, siamo tutti in piedi già alle cinque, ciascuno con le proprie abitudini mattutine. Chi prepara il caffè, chi fa colazione con qualche biscotto, tutto viene fatto con calma, dato che l'attrezzatura è già pronta in macchina dalla sera prima, in attesa di essere indossata.

Il nostro punto di ritrovo è fissato in un'area di servizio a metà strada, e, come sempre, siamo puntualissimi, anzi, forse anche in anticipo. Essere subacquei significa anche questo: puntualità, perché non vediamo l'ora di assaporare le novità che ci attendono sotto il mare. Anche se questo non è il nostro primo tuffo, l'entusiasmo è tale come se fosse sempre la prima volta. La subacquea è una passione che non perde mai il suo fascino, e l'ansia che ci pervade è una sensazione comune a tutti noi, poiché non sappiamo mai cosa ci riserverà il mare.

Al diving siamo accolti calorosamente. Altri subacquei, come noi, sono gioviali e felici. Nonostante tutti abbiano mille problemi nella vita quotidiana, qui, nel nostro mondo subacqueo, troviamo il nostro angolo di felicità. Qui esprimiamo la nostra voglia di vivere, sfoderiamo le nostre competenze tecniche e prepariamo meticolosamente le nostre attrezzature, pronte a entrare in un mondo ostile all'uomo ma affascinante e misterioso.

Il BLU NAUTA sorge su una palafitta sul mare, con i gommoni ormeggiati poco distanti dalla scaletta. Dopo un breve briefing, siamo pronti per partire alla volta dello Scoglio della Portella, conosciuto anche come "Il carciofo". Sul gommone siamo in compagnia di un altro gruppo che si tufferà su un altro sito, ma noi saremo i primi a tuffarci sul pedagno che Dida la nostra guida da esperta qual'è, segnerà la nostra discesa nel blu. Siamo equipaggiati con macchine fotografiche e GoPro, pronti a catturare ogni istante dell'immersione.

Mi fermo qui con la descrizione dell'immersione, poiché saranno le nostre immagini, riprese e montate con maestria da Mario, a raccontare il resto. Mario ha un talento innato per il montaggio video, e io sono felice di fornirgli oltre alle immagini, il software e l'hardware necessari per migliorarsi.Il talento va nutrito.
Bea, con la sua energia contagiosa, è la nostra Raffaella Schiller *. Senza di lei, il prima e dopo l'immersione non sarebbero così divertenti. Ha una voglia matta di imparare tutto sulle riprese e potrebbe diventare una promessa in questo campo. Giovanni, con il suo flash e la sua macchina fotografica, lascia sempre tutti a bocca aperta con la bellezza delle sue foto.

Appena usciti dall'acqua, già parlavamo della prossima immersione. Siamo ormai acquadipendenti e il nostro metadone è il mare.
Questa passione ci unisce e ci fa sentire vivi, ogni immersione è un'avventura unica che non vediamo l'ora di rivivere.